
Il progetto “Pronto Alzheimer: una rete che ascolta” è realizzato nel territorio dall'associazione A.I.M.A Costa Etrusca OdV e finanziato dal Comune di Pomarance. E' rivolto a pazienti affetti da patologie cronico-degenerative e familiari/caregiver per fornire orientamento e assistenza.
E' attivo uno sportello di ascolto telefonico gratuito rivolto alle persone affette da disturbo neuro-cognitivo e familiari o caregiver che se ne prendono cura. Un operatore dell'associazione A.I.M.A Costa Etrusca OdV risponderà al numero telefonico 353 3894873 il lunedì dalle 10,00 alle 12,00 e il mercoledì dalle 15,00 alle 17,00 per fornire informazione, ascolto e supporto su: la malattia, gli aspetti legali, gli aspetti burocratici, le fome di assistenza per i malati sul territorio, le attività dell’associazione.
Successivamente al contatto telefonico con lo sportello, i familiari/caregivers ed i pazienti potranno prendere appuntamento per incontri online o di persona a Pomarance, per avere un colloquio mirato con un un professional counselor dell'associazione.
L’intervento si rivolge prevalentemente a tutti quei familiari e caregivers che si trovano in difficoltà nella relazione e gestione di anziani affetti da deterioramento cognitivo (es. disturbi della memoria, disorientamento) e disturbi del comportamento (es. agitazione, apatia) e si propone di accompagnare i pazienti e le famiglie nel percorso evolutivo della malattia. Alcuni esempi sono: ascolto e supporto rispetto allo stress che il familiare vive nella relazione/gestione dell’anziano con disturbi cognitivo-comportamentali; informazioni riguardanti la malattia di Alzheimer e le demenze in generale, offrendo una spiegazione dei comportamenti/deficit cognitivi che spesso mettono in grande difficoltà chi si occupa della gestione quotidiana; consulenza in materia di assistenza alle persone affette da Alzheimer e/o demenze in generale, con suggerimenti, anche pratici, per affrontare la malattia ed indicazioni che possano aiutare il familiare a riaggiustare il proprio approccio al malato e ad individuare le attività occupazionali maggiormente adatte alla fase della patologia; aiuto ad un approccio ed una comunicazione corretta con il paziente; informazioni e primo orientamento sulla rete dei servizi presenti sul territorio.
![]() |
![]() |